Arrivati ad Ampefy e subito al lavoro……
Dopo i primi giorni di quarantena obbligatoria e un breve tour ad Antananarivo , i nostri Volontari sono arrivati ad Ampefy , eccoli in foto, da sx : Antonella Solari Infermiera Professionale, Rosita Rotella Biologa Nutrizionista, Amber Santececca Ostetrica, Matteo Chiesa Agronomo
…e da subito si sono messi a lavorare.
Chi ha vissuto nei primissimi giorni un’esperienza particolarmente forte è stata certamente Amber che ha fatto partorire ben due donne e riporto fedelmente le sue parole, perché nulla vada perso… sono queste le prime emozioni di Amber
“IL MIO PRIMO PARTO IN MADAGASCAR“
E’ sera, mi addentro nell’ospedale con la mia head lamp, entro nella stanza e con tutto l’amore che ho per il mio lavoro provo a trasmettere alla signora in travaglio, la mia empatia, con le mani le tocco la pancia, si crea immediatamente un legame, durante la contrazione le massaggio la schiena e lei non vuole più che smetta, la famiglia guarda meravigliata e lei spiega che questo le dà molto sollievo
Qui in Madagascar il dolore del parto viene vissuto in modo solitario, non si manifesta esternamente, le donne hanno una forza pazzesca. I parenti hanno portato acqua calda che ho utilizzato come se fosse nettare preziosissimo. La partoriente non ha voluto familiari durante il parto, cosa inusuale mi dicono. Nel periodo espulsivo la guardavo e mi sembrava un mare in tempesta con tutta la sua potenza, la bambina è nata alle 22:30. Tutto è andato bene
Ho amato la cura che si ha qui per l’allattamento al seno, con un’attenzione particolare, penso sia legato oltre alla necessità materiale di allattare anche ad un legame viscerale che dura per molti anni tra la madre e il bambino. Il mare ora è tornato calmo e gli occhi della donna sono dolcissimi, ci guarda e ci dice:
”Mettere al mondo un bambino è molto doloroso”.
E la sera dopo la magia si è ripetuta con la nascita di un’altra bambina…..
Ci saranno altre brevissime storie da raccontare, molte, e sarà il canale di comunicazione aperto tra loro e noi…Grazie ragazzi!