Missione Ampefy-Andasibé 20/04 al 3/05 2010
Carissimi eccoci a relazionarvi sulla nostra missione in Madagascar, nonostante le difficoltà della partenza relative alla nube del vulcano in Islanda, siamo riusciti ad arrivare ad Andasibè–Ampefy, che si trova nella grande ìle a 140 KM dalla capitale, dove è attivo il nostro Dispensario “Saint Paul”.
Oltre alle attività puramente logistiche (sistemazione del materiale arrivato con l’ultimo container nei nuovi locali del dispensario, l’attivazione dei locali per gli specialisti: otorino,oculista e dentista) ci siamo dedicati ad un importante progetto di screening e prevenzione rivolto ai bambini che afferiscono alla scuola della Missione.
Sono stati visitati, per ora, 63 bambini che non erano mai stati visitati prima sia pur nella loro breve vita ( 1^- 2^- 3^ classe dell’asilo delle Suore); è stata effettuata una visita completa con rilevazioni antropometriche ed altri dati che sono stati registrati in un programma pediatrico specifico utile sia per gli studi epidemiologici ma soprattutto per seguire nel tempo lo stato di crescita e salute dei bambini. Infatti è presente un computer con questo programma che è a disposizione dei prossimi medici che si recheranno e potranno continuare il lavoro iniziato. La presenza di Suor Julienne , madre superiora della missione, è stata indispensabile per poter svolgere questo lavoro al meglio.
Inoltre abbiamo potuto constatare l’ottimo funzionamento del dispensario già attivo dal 2009 che con la presenza quotidiana di un infermiere professionale (3 giorni alla settimana) ed un Medico(negli altri 3 giorni) garantiscono un’eccellente servizio per la popolazione locale che ha problemi di salute. Abbiamo inoltre potuto apprezzare l’ottimo lavoro svolto da Suor Agata nell’organizzazione della farmacia del dispensario.
Lo spirito di collaborazione la voglia di lavorare insieme con entusiasmo e senza fatica hanno accompagnato tutti noi in questi giorni di lavoro.
Purtroppo lo spazio non permette di dilungarci molto nel descrivere questa bellissima esperienza;
l’unico modo per respirare l’aria che abbiamo respirato noi è quella di accompagnarci in questo bellissimo viaggio di aiuto e speranza per le persone che ne hanno bisogno(più di noi)
Non mi rimane che dire UN GRANDE GRAZIE A TUTTI
Paolo