Volontariato Odontoiatrico: Sorrisi che Cambiano Vite e Realtà
In un'epoca in cui la tecnologia odontoiatrica ha raggiunto vette impensabili e si parla di moderna odontoiatria 4.0 e intelligenza artificiale, c'è ancora un aspetto che ci ricorda la necessità del volontariato: le realtà lontane dalle nostre. Essere volontari in Madagascar, ad esempio, mette in prospettiva quanto possiamo fare per migliorare la salute orale di chi vive in condizioni estreme. Immaginate pazienti malnutriti con situazioni igieniche e di salute compromesse, dove l'unica terapia risolutiva è l'estrazione dei denti. In questo contesto, l'esperienza di volontariato diventa una luce di speranza
Un'Associazione come Change ETS si dedica ogni giorno a migliorare la situazione odontoiatrica presso il proprio Centro sanitario, oltre a coprire diverse specialità come l’ostetricia, la chirurgia, l’oculistica, sin dal suo inizio ha cercato di agire su un campo di estrema importanza per la salute, quello dell’odontoiatria che interagisce strettamente con lo stato nutrizionale della popolazione. E’ un cammino questo molto difficile per motivi economici, andare dal denitsta costa, per motivi sociali, è più importante pensare al lavoro e a mandare a scuola i propri figli che pensare a curare le loro bocche. Ma anche per motivi culturali, perché il senso estetico malgascio è decisamente differente da quello europeo, essere senza denti anche da giovani non è poi così grave né emarginante come lo sarebbe in Europa
Il cammino del volontario odontoiatra perciò non è privo di sfide, sia per i motivi appena detti sia per apparecchiature malfunzionanti dovute a cali di corrente o difficoltà nel reperire pezzi di ricambio. E’ allora che una parte del professionista riscopre la capacità ideativa e talvolta inventiva per superare ostacoli che in uno studio odontoiatrico italiano sarebbero catalogati come ostacoli insormontabili. Il valore aggiunto della realtà del volontariato è lo scoprire quotidianamente che queste difficoltà vengono ampiamente ricompensate dai sorrisi e ringraziamenti dei pazienti, dimostrando che anche un piccolo gesto, sia pure difficoltoso, può fare la differenza nella vita delle persone
Questa è la realtà che Paolo Ceribelli e Marta Ceribelli, padre e figlia , hanno incontrato e che nei loro 15 giorni di lavoro incessante, pur tra mille difficoltà, hanno potuto curare nel vero senso della parola, ben 182 persone con centinaia di prestazioni