Appunti di viaggio
…E così Antonella, l’Infermiera Professionale ci saluta per questa sua prima esperienza con noi e fra due giorni sarà a Milano e ci lascia con queste parole:
“Volevo fare un’esperienza di lavoro all’estero come volontaria (sono un’infermiera). E cosa posso raccontarvi ora che questa bellissima parentesi della mia vita sta per finire? Tre mesi sono volati e mi ritrovo qui a preparare la valigia a meno di due giorni dalla partenza dell’aereo che mi riporterà a casa. A casa in Italia, perché in realtà con Change ho trovato una casa anche qui in Madagascar. E non intendo solo una struttura in cemento con letto, tavolo e w.c., ma un posto dove stare con altre persone, con cui mangiare e lavorare e scherzare e talvolta discutere e cioè vivere. Sono stata molto fortunata a conoscere il gruppo di giovani volontari con cui ho condiviso questa esperienza, cui tanto tenevo da tempo.
Gente piena di entusiasmo, di voglia di fare, di grande cuore e che mi ha trascinato con la sua carica e positività (io che sono spesso una “borbottona”) a sottolineare più gli aspetti positivi che i negativi, a ridere degli ostacoli per meglio superarli, a condividere il lavoro che risulta così più facile e leggero. La struttura e l’organizzazione dell’ospedale e degli ambulatori dove ho lavorato con i colleghi malgasci sono semplici, ma funzionali. Molte le cose differenti da ciò cui sono stata abituata per anni, ma una volta “prese le misure” si può lavorare serenamente, confrontarsi e imparare gli uni dagli altri e soprattutto aiutare chi è meno fortunato, e cioè le persone di questo paese così lontano dal mio, e non intendo solo geograficamente
Sembra scontato anche solo accennarlo, ma sono poverissimi e ignoranti. Eppure proprio per questo ogni esperienza da me vissuta qui, grande o piccola, rimarrà impressa nella memoria: assistere i malati negli ambulatori, andare nei villaggi di capanne di paglia e fango per osservare il lavoro dei nutrizionisti (video clicca qui), essere attorniata da torme di bambini sorridenti vestiti quasi di stracci, aiutare nel mio piccolo le ostetriche in sala parto vestendo un neonato, fare gli acquisti al mercato dove colori, odori e sapori mi hanno colpito in modo particolarmente coinvolgente
E non vi dico la quantità di fotografie che ho fatto!!! Bisognerebbe che tutti avessero la possibilità di “vivere” queste esperienze di persona: ti cambiano le prospettive e il modo di percepire alcune cose che diamo per scontate. Invito quindi tutte le persone di buona volontà, siano medici o infermieri, ostetriche o agronomi, nutrizionisti o educatori, a contattare e a dare fattivamente una mano a questa organizzazione, CHANGE ONLUS, che è disposta ad aprirvi la porta (ma anche la mente e il cuore) e a darvi la possibilità di una esperienza unica. Vorrei essere brava a scrivere chiudendo con qualche battuta che non ho, per strapparvi un sorriso, in modo che, ora che sto per partire, non possiate vedere le mie lacrime. Un abbraccio a tutti Antonella “
…grazie Antonella per le tue parole che trasmettono, anche a chi non conosce Ampefy e l’Equipe locale di Change Onlus, una fotografia e un clima davvero belli e caldi! Grazie a tutti i nostri Volontari che hanno saputo “legare” e “costruire” con te questo clima……forza buon viaggio di ritorno e alla prossima….!!